Una migrazione unica nel suo genere, nata da zero
Fin dall'inizio, il progetto è stato concepito come un impegno basati sulla collaborazione. EHC si è pienamente integrata nel solido reparto IT interno di Community, collaborando con esso in ogni fase della migrazione e supportando l'impegno di Community di gestire ed espandere l'ambiente a lungo termine.
"Non volevamo che fosse una situazione in cui un fornitore si limitasse a crearlo e consegnarlo", ha dichiarato Chris Stewart, Vice President of Technology Services presso Community Health Network. "È stata collaborazione vera e propria".
L'engagement è iniziato con una valutazione completa dell'infrastruttura e dell'ambiente, seguita da una strategia di distribuzione a fasi che ha incluso attività non di produzione, di formazione, di disaster recovery (DR) e, infine, di produzione. Microsoft ha svolto un ruolo attivo e fondamentale durante tutto il progetto, fornendo finanziamenti ECIF a supporto dell'implementazione e convalidando la soluzione tramite valutazioni Well-Architected Framework e Go-Live Readiness. La migrazione ha inoltre incluso una formazione pratica su Terraform e sul provisioning di Azure per i team di Community, garantendo loro di poter assumere la piena titolarità dell'ambiente Epic ospitato nel cloud dopo l'attivazione.
Infine, la collaborazione ha prodotto una serie di novità assolute nel settore (come riportato dal team del progetto). EHC ha progettato la soluzione usando l'Enterprise Cache Protocol (ECP) di InterSystems per Epic, il primo utilizzo noto di questa architettura in un ambiente Microsoft Azure nativo. Il team ha inoltre introdotto il disco ultra di Azure per i carichi di lavoro di produzione Epic, un'implementazione unica nel suo genere che ha fornito prestazioni superiori alle aspettative durante i test di disaster recovery, eliminando la necessità di effettuare il failback per i sistemi locali.
Insieme, EHC, Microsoft e Community hanno creato una base sicura e scalabile per un'assistenza sanitaria orientata al futuro, preservando il controllo operativo e consentendo l'innovazione a lungo termine. Durante tutto il percorso, i team hanno lavorato fianco a fianco per affrontare le sfide, convalidare l'architettura e trasferire conoscenze in tempo reale. "Abbiamo avuto fiducia in Microsoft e Microsoft ha avuto fiducia in [EHC Consulting]", ha affermato Stewart. "Una catena di fiducia che ha funzionato".